Io ci sarò…

…sono un po’ condizionata dalle “minacce” aziendali!
C’è il sole e le vacanze sono imminenti, Westley c’era… direi pollice in su a questa giornata che volge al declino.
Ho meditato a lungo sul tema che mi ero posta…e ho concluso questo:
il sesso in sé non è bene né male, è solo una cosa naturale come bere e mangiare. Il problema è tutta la sfera di significato che gli aggiungiamo.
E ho deciso che non rovinerà la nostra amicizia. I problemi che c’erano erano dovuti a un momento particolarmente incasinato di due persone che nemmeno si rendevano conto di come stavano messi…
Ieri lui mi ha chiamato, solo per sapere come stavo…visto che non mi facevo viva da una settimana perché il mio lavoro mi ha fagocitata, e la cosa mi ha fatto molto piacere.
Questa settimana ho continuato a recuperare il mio equilibrio, mi sono data un sacco di compiti e finalmente noto che li svolgo con gioia (anche se domenica mattina in macchina sono scoppiata a piangere presa da un nonnulla). Nel mio recupero mi sono anche accorta che forse tendevo ad appoggiarmi a lui, il che non andava bene. Mi appoggerò solo sulla mia gemella, che è anche più comoda… (so che leggi, quindi: twin avvisata, mezzo salvata…).
Le “cose” con Westley vanno come possono andare tra due che si vedono sempre di sfuggita. Almeno non arrossisco più e riesco a parlargli mettendo insieme delle frasi sensate. Lui sembra apprezzare la mia compagnia… vediamo se con la “sorpresina” di Natale si smolla un po’.

Per inciso, inizio a odiare questo nomignolo che gli ho affibbiato.. al mondo ci saranno almeno 6 milioni di persone che si chiamano come lui, ma mi scoccia. Con i colleghi sempre in giro, il monitor in vista, non è bello… ciò non toglie che appena posso lo chiamo col suo nome, parlo con la gemella e dico il suo nome almeno 100 volte in una telefonata, il 90% delle quali assolutamente inutili ma giusto per sentire il suono del suo nome.

mmmhm… è stato anche un pomeriggio fantastico, perché sono stata a lungo al telefono col collega che sta dall’altra parte d’Italia… questioni di lavoro, certo, ma lui non era mica obbligato ad aiutarmi così…
Non so, sono rimasta allibita dalla sua assoluta fiducia nei miei confronti. Stavamo discutendo su come contare, diciamo, le mele e le pere: solo le mele, oppure solo le pere, oppure i singoli pezzi di macedonia. Il mio compito è stabilire come devono essere contate. Siccome non sono io che produco mele, pere e macedonia, ho pensato di sentire cosa ne pensavano i “produttori”. Da ogni parte mi sono arrivati feedback vari sulle mie proposte e, soprattutto, controproposte una diversa dall’altra. Lui ha discusso a lungo con me, abbiamo sviscerato i commenti e le controproposte. Ha avanzato, quasi timidamente, qualche proposta e poi mi ha detto “Tu dimmi quello che devo fare e io lo faccio”. Era talmente serio e fiducioso che non sono riuscita nemmeno a “sdrammatizzare” con una battuta.
E’ inutile… se non fosse già sposato, lo sposerei io!!

Zio Gug’

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