Tempo di bilanci

E’ questa la fregatura della fine dell’anno: anche se molte società ormai chiudono l’anno “fiscale” il 31 Marzo, l’anno “personale” continua a terminare il 31 Dicembre.
Sarà per questo, allora, che non ho voglia di festeggiare il Capodanno? Perché non voglio fare bilanci? Può essere. Ormai non mi stupisco più di niente, quando ci sono di mezzo io.

E allora eccolo il mio bilancio (le voci col + davanti sono attivi e le voci col – sono passivi):
– dopo 8 lunghi anni finisce la mia storia col topo
+ mi sono ritrovata dopo essermi lentamente persa nel topo
– di tutti gli amici quelli che “salvo” si contano sulla punta delle dita di una mano… e mi avanza anche qualche dito
+ quelli che rimangono, almeno, sono amici veri
– il mio lavoro, dal lato contrattuale, è uno schifo: ho 27 anni e come faccio a costruirmi una vita se il mio contratto è annuale e non so se il 1 aprile avrò ancora un lavoro?
+ il mio lavoro si è rivelato più interessante di quello che sembrava all’inizio
+ almeno ho un lavoro
– non volevo festeggiare capodanno, poi ho trovato una cosa che mi sarebbe piaciuto tantissimo fare, poi in ultimo mi sono ritrovata da sola… fregatura al quadrato? Qualcosa del genere…

Tutte le voci non inserite, i pensieri non considerati, non contano. A qualunque cosa abbia dato peso precedentemente, qui o altrove, non conta. Non ha lasciato traccia e quindi…

Se proprio devo tirare le somme, prendere le voci col più e sottrarci quelle col meno (eliminando i segni, altrimenti viene un pastrocchio!), considerando neutre le voci attive che contengono “almeno”… direi che quest’anno finisce con un bel POLLICE VERSO

Zio Gug’

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