Paulonia

In piazza della Chiesa Nuova (ossia accanto al mio ufficio) c’è una enorme paulonia.
Tutte le volte che passo di lì mi allungo ad accarezzarne il tronco.

L’ho fatto il primo giorno che sono arrivata per darmi una botta di realtà.. la sensazione della corteccia sulla mano, che rimane per un po’, la sagoma familiare (ho una paulonia in giardino, proprio davanti a casa), il fatto che sia praticamente l’unico albero della via, che sia enorme, che faccia tanta ombra.. non lo so.

È un albero amico e mi piace passare a salutarlo.

Piove sulle case vecchie e sulle nuove spose

Veramente stavo andando da Feltrinelli, per spaparanzarmi sul comodo divanetto, leggere un libro in santa pace ed evadere qui dal loculo, che mi fa tristezza quasi anche dormirci.
Poi hanno iniziato a cadere le prime gocce e arrivata a metà strada pioveva mica male.

Largo di Torre Argentina era vuoto, spariti gatti, turisti, romani.. manco i venditori di ombrelli erano in giro. L’improvvisa assenza di persone, la pioggia insistente che mi faceva ridacchiare pensando a uno al contrario mi hanno ricordato un pensiero ad alta voce: “Secondo me è da vedere sotto un temporale”.

Un angolo asciutto per consultare la cartina, un’occhiata al cielo e poi il passo svelto per arrivare prima che sia finita.
Sull’angolo mi travolge uno scroscio sghembo, la gamba destra è completamente fradicia, e allora? Non è quello che volevo?
Via del corso è un delirio, persino il vigile si è nascosto dentro una vetrina per evitare l’acqua.
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“Zie” putative

Ieri una piccola arrosta scatenata stava appoggiata alla mia gamba (manco fossi una colonna) e faceva una simpatica scenetta da “Guardatemi, guardatemi!” per me, la sua mamma e Sbì.

F ..ecco, adesso mi diventerai anche una bimba vanitosa!
F ma quando poi trovi il fidanzato all’asilo, mi racconti tutto, vero?
CV (sottovoce) ovviamente poi mi riferisci tutto
S eh, certe cose non si raccontano alla mamma ma alla zia

Zia a chi??!

Micia prodiga

Ieri sera è sparita la bimba Mac (Naftalina, per gli amici).

Oggi a tavola guardavo sconsolata i miei e abbozzavo un “Dite che vado a vedere nel bosco?” (dove di solito il vicino “gentile” scarica le carcasse dei miei gatti..) quando con la coda dell’occhio ho visto un movimento.
Era la signorina che tornava. Chissà da dove..

Sketch: viva la mamma

/me sta aprendo un sacchetto di semi di finocchio, che invece di aprirsi si sventra e si spande per mezza cucina

F porca puttana Eva!
M belle parole
F ..
M ed è anche una tua progenitrice!

(lo so, sono una figlia degenere, ma mi sono messa a ridere)

Barattolini

..e quindi mi sono ritrovata a spostare spezie da un barattolo all’altro e poi, colta da una illuminazione improvvisa, a dividerle in due contenitori.
Va bene che a Campo dei fiori ho già adocchiato una bancarella che vende le spezie (ha anche la senape in polvere!) ma qualcuna delle mie preferite posso anche portarmela dietro.

*Qualcuna* attualmente corrisponde a circa 15 barattolini, delle forme più svariate, che attendono di essere impacchettati e portati via (tra un paio di settimane, quando scenderò in macchina).

Ecco. Sono le forme svariate che mi lasciano un attimo perplessa: mi piacerebbe avere una sfilza di barattolini tutti uguali (senza etichetta, che tanto sono una pasticciona), solo che non saprei quali.
Gli unici 4 uguali (due dei quali, tra l’altro, occupati da due diverse qualità di senape in grani) sono quelli di Ikea, piccini piccini, semi-impilabili o comunque accostabili. Però non mi soddisfano: sono troppo grandi! La maggior parte delle spezie viaggia sui 20 gr, quelli ad occhio ne tengono almeno 100. E i barattolini semi-vuoti non mi piacciono.

(..e ta-dan, piombiamo nel cuore degli anni sessanta: “rotola, rotola, rotola, strada facendo rotola, gira, rimbalza e rotola come il mio amore inutile dove mai finirà. Tratta il mio cuore così come fosse un barattolo. Lo fa girare qua e là senza nessuna pietà. Forse neppure lo sa perché lo fa“)

La via delle spezie

Mia madre ha deciso di foderare uno degli armadietti della cucina e io ne ho approfittato per fare un po’ d’ordine tra le decine di barattolini e sacchettini di spezie, anche perché la maggior parte le ho comprate io.
Mi piacciono moltissimo le spezie.. cucinare senza potermi concedere qualche minuto a scrutare tra i miei barattolini per decidere quale nuovo esperimento tentare, quale mix di spezie osare, non è la stessa cosa.
D’altra parte mia madre quasi odia le spezie per cui i miei barattolini hanno resistito intatti finora. Finora.. perché poi è andata in vacanza in Tunisia e ha scoperto che esistono le spezie.
Oggi mi ha chiesto il cumino (mia madre, per cui le spezie sono quelle che pianta in giardino e il resto non esiste), il cumino!

F In semi o in polvere?
M Semi, devo metterlo nel pane
M Ma sei sicura che quello sia cumino?
F ..
(cerco un sacchettino con ancora l’etichetta originale)
F vedi? c’è anche scritto..
M ah.. no, magari è meglio se mi dai i semi di papavero
M ma per cos’è che li usi di solito?

Ho capito, ho capito. Toccherà regalare alla mamma un libro sulle spezie. Magari prima me lo leggo io.. le spezie, come qualsiasi cosa che faccio in cucina, le uso a intuito, seguendo l’istinto. Ma ogni tanto informarsi (e poi dimenticare! perché mi capita sempre così.. leggo una ricetta, me la appunto in un post-it cerebrale e poi la perdo) fa bene.

Ritorno a nord-est

Confusa e ciondolante, grazie.
Ho la testa già switchata su Roma e sono nel pieno del rilassamento post-prestazione (= trovare casa).

Magari un po’ di nanna aiuta.

(..buonanotte tra il mare e la pioggia. La tristezza passerà domattina e l’anello resterà sulla spiaggia. Gli uccellini nel vento non si fanno mai male hanno ali più grandi di me e dall’alba al tramonto sono soli nel sole..)