Il signor G e le farfalle

Cliente, capo, cliente, io, outsourcer, outsourcer. Capotavola di un coso ikeoso ovale. Ho freddo. Starnutisco.
Lunghi pezzi che non capisco, momenti in cui mi sento in imbarazzo *io* per come (non) fanno le cose gli altri. Pomeriggio infinito ma a tratti divertente.

8000 vetri (porta, porta, porta.. forse un’altra porta) più in là ogni tanto compare una striscia di sole.

Le mie farfalle canticchiano silenziose una canzone del signor G che ho cantato per mezza infanzia ed adolescenza:
..vorrei correrti incontro e dirti che ti amo, che ho bisogno di te..

Perché due non fa tre

Ieri pensavo che quest’anno c’è il giro di boa del decennio.
Non mi ricordo come ho festeggiato l’ultimo (sono passati quasi dieci anni!) ma non dev’essere stato niente di memorabile ;-)

Di pensiero ozioso in pensiero ozioso ho pensato che mi piacerebbe festeggiare con tutti gli amici.
*Tutti*.
In maniera memorabile.

È un pensiero ozioso.. e magari volerà via.
Ma se permane.. con 7 mesi davanti posso meditare improbabili follie e MTCDS per attuarle.

:-o

(MTCDS = Macchine Troppo Complicate Da Spiegare, cit. da “Harun e il mar delle storie”, Salman Rushdie)

Io bloggo

Da qualche parte già c’è uno scatolone polveroso pieno di Smemo e prima ancora di altri diari.

Da qualche parte in rete c’è un mio blog di anni fa, sotto mentite spoglie.

Oggi, qui, ci sono io.

..ogni tanto l’idea mi spaventa..

LOL

Senti come si colora questa notte che poi mai più

Con la macchina della Vale che remava contro (batteria giù) e l’ultimo pacco a mezz’ora dalla partenza, sono riuscita ad arrivare a Milano, trovare parcheggio, salire sul treno e addormentarmi.

A Torino il mio cavaliere mi aspettava con la banda (come promesso!) e con gli altri due bimbi.

Giochi di luci, musica, tantissima gente, maschere, colori, la neve finta che era vera, una fontana di nebbia che sa di sciolina, pattinare sul ghiaccio (dopo che pensavo che mai più l’avrei fatto), bere una Ceres calda parlando di No Tav mentre accanto un tizio prende a calci un bidone e l’università intera fischia, Scocciante, le fontane fiumose, il Po, la scritta sui tramonti di fianco al Po.
Leggi tutto “Senti come si colora questa notte che poi mai più”

Notte rosa..

..sembra esplosa..
un naufragio farò
più possibile ad ovest!

essì. Qui ci si prepara a partire per Torino.

(visto il numero di pacchi ricevuto sinora, spero che non mi mollino pure i torinesi ;-))

Volersi bene

Chissà perché ma per decidermi a volermi bene devo sempre farmi fare male un po’.

(dev’essere che le auto-coccole non danno grande soddisfazione.. ma questo è quello che passa il convento)

Il maglione di Linus

/me è *strana* in questi giorni

Domenica sera ero a cena da amici (forse amici è un po’ riduttivo, mi conoscono e amano da più di un terzo della mia esistenza e sono quasi la mia famiglia adottiva).
Quando ho bisogno di confrontarmi con due genitori, chiacchierare con un’altra sorellina o parlare con un amico che mi ha conosciuta come il palmo della sua mano, passo di lì.
Leggi tutto “Il maglione di Linus”