A pranzo mi danno dei tramezzini, ieri sera a cena cose pseudo italiane (non chiedetemi perché..), stamattina a colazione è vero che c’erano salumi dall’aria diversa dal solito, ma insomma.
Stasera sembrava andare come ieri, quando in un angolo è spuntato un barbecue e sopra qualcuno si è messo a grigliare dei sani bratwurst. Poi finalmente sono riuscita a bermi due birre (la seconda è una Beck’s, quindi non conta!) e finalmente posso affermare di essere in teteschia. Prima ero certa di essere in uno stato germanofono, ma non di essere in Germania :-p
Scemenze a parte, sono comodamente seduta all’aperto, sulla sponda di un fiume, dentro Berlino, di fronte a non so quale fermata del treno (è esattamente dall’altra parte del fiume), in un posto che en.wiki descrive come una associazione e che a me sembra una specie di centro sociale.
Ogni tanto, come adesso, sul fiume passano dei barconi tutti illuminati e talvolta musicanti.
C’è una quantità di computer impressionante (compreso il mio), di poco inferiore direi al numero di birre consumante. Dentro sui divani sono sprofondati i nerd più nerd, quelli che non possono vivere senza la presa della corrente perché stanno lavorando al prossimo progetto della NASA :-p
Ci sono in giro allegri burloni che giocano con le macchine fotografiche: ti accecano con il flash, fotografano quelli ciucchi che si addormentano sulla sedia tenendo stretta una bottiglia di birra, si fanno appiccicare adesivi sulla schiena e poi, stolti!, mi prestano la macchina fotografica..
“sorridi!” e scatto una foto all’adesivo sulla schiena :-D
..chissà dove sono finite le mie compagne di stanza.. abbiamo due chiavi in quattro e una sicuramente tornerà a notte fonda.. stanotte uno ha dormito chissà dove perché ha confuso il quarto piano col quinto e quando ha bussato a lungo nessuno gli aperto (probabilmente, tra l’altro, ha bussato alla nostra porta.. perché stamattina verso le otto gli ho aperto io e gli ho spiegato la differenza tra i due piani!).
Usability
Stamattina ho perso il treno per Berlino. Ero all’aeroporto di Schonfeld e dovevo comprare il biglietto del treno.. le mie istruzioni dicevano: “Vai ad un distributore automatico e compra un Berlino ABC che costa 2,8€, poi obliteralo in una cosa fatta così” (seguiva foto dell’obliteratrice).
Schivo le prime due macchinette per la troppa coda e mi fermo all’ultima. Davanti a me 4 persone, che viaggiano in coppia.
I primi due confabulano per ore, pestocchiano tasti, poi si arrendono e fanno passare i due dietro.
I due dietro seguono la stessa trafila.. e la stessa cosa succede nella macchinetta accanto: due ragazze francesi sono nel pallone.
I due che erano davanti ai due davanti a me si mettono dietro di me e sento la ragazza che sussurra al ragazzo “ma lei è quella che viaggiava di fianco a noi..” (io manco li avevo riconosciuti.. ho dormito per tutto il volo!), mi giro e dico “sì!”; la ragazza diventa paonazza e chiacchieriamo un attimo.
Quando quelli davanti mi cedono il posto perché non riescono, i due italiani vengono a sbirciare cosa faccio. Schiaccio un bottone (lingua), schiaccio un altro bottone (biglietto desiderato), infilo una banconota e poi ritiro sia biglietto che il resto. Attorno a me lo stupore..
(..poi sulla banchina tutti mi chiedevano dov’era l’obliteratrice.. dev’essere che ho l’aria della locale :-p)
Greetings from Berlino
Sono seduta nel letto molle che mi sono appena rifatta. Nella stanza con me al momento ci sono due fanciulle (la terza è fuori a far baldoria, noi invece non c’abbiamo il fisico) e tutte e tre siamo a letto col pc in mano, che facciamo cose.
Non regna il silenzio solo perché tastiere e mouse ticchettano e una delle finestre è leggermente aperta, così entra un vago rumore di macchine da fuori.
La stanza è bluette. Cioè, la moquette è bluette e le pareti sono azzurre asilo, ma solo per la metà bassa. Sopra sono panna. Di fronte a me c’è un ritratto della Marilyn.
Agnes è polacca, Brianna è australiana, e Henna non mi ricordo esattamente, ma nord europea. Due sono persone di spicco di altrettanti chapters, una è anche la guru di uno dei progetti Wikimedia, e la terza è una dev.
Stasera mentre eravamo in metropolitana dirigendoci verso l’ostello, guardavo questo gruppo variegato.. una cinquantina di persone provenienti ad occhio e croce da 25 paesi diversi, accomunati da una passione (wiki*) e da un sogno (cambiare il mondo!) e sarà la stanchezza o il clima straordinariamente mite di Berlino (fa più caldo qui che a Milano) o un insieme delle chiacchiere di oggi, che mi sono trovata a pensare che eravamo proprio belli!
Messaggi dal passato
Mi sono regalata un quarto d’ora di puro divertimento navigando dal fondo della mia casella gmail per capire com’è che ho 3000 e rotti messaggi da archiviare, di cui alcuni ancora da leggere.
Dalla mia analisi ho scoperto che già nel lontano 2006 non riuscivo più a stare dietro a tutte le mail che mi arrivano.. ma soprattutto che essendo sempre più nota Wikipedia hanno smesso di arrivarmi mail (e telefonate) come questa:
Gent.le Sig.ra Brioschi,
La preghiamo informarci se potete fornire:
CAMERA D’ARIA IN GOMMA DI LARGHEZZA 35 MM.
Grazie e distinti saluti
Pensiero estemporaneo
Le Vivident fresh Blast sono più buone stagionate.
(..sono meno gnucche!)
Questione di feeling
Da inizio settimana mi sentivo un po’ così e davo la colpa un po’ alla primavera e un po’ alla sindrome di Stoccolma.
Ora invece sono veramente depressa: dopo due settimane di trepidazione abbiamo finalmente saputo quanto costa una casa che finalmente piaceva ad entrambi e sfora il budget di quei 120.000€ che proprio non sappiamo dove mettere. E a me l’idea di ricominciare a guardare le offerte per case bruttissime, in posti orrendi, iper affollati o irraggiungibili, troppo nuove o troppo vecchie, troppo che piacciono a me e non al sig. N o troppo che le ama lui e le odio io e le conseguenti infinite liti proprio non mi va.
(..ed è pure tornata fuori la casa col karma negativo.. non ce la posso fare!)
Mi humor no es tu humor
Io adoro Ale e Franz, del tipo che se mi tolgono l’audio alla tv io rido lo stesso per le smorfie che fanno.
Stasera c’è buona la prima e io continuo a ridere. Il sig. N mi guarda e scuote la testa “io non ti capisco, come fanno a piacerti? Io sta trasmissione proprio non la capisco!”
500 risate
Stasera in macchina gossip familiare sul solito parentado:
F ..ma sì è che lei non decide mai..
S proprio come te M, che sei quasi un condottiero quanto a rapidità di decisione ;-)
F sìssì, l’ultima volta che ha detto “chi mi ama mi segua” l’hanno trovata da sola, in contromano, in A1!
M ma che figlia cretina che ho!
Pare che oggi pomeriggio mia sorella abbia chiamato mio padre agitatissima per dei problemi con la sua macchina:
U io stavo andando in giro tranquillamente e mi sono trovata sulla strada due fagiani e ho frenato e niente, quella cazzo di ABS era come se non ci fosse
S secondo me infatti non ce l’ha!
M ma che frenare e frenare, dovevi investirli! Poi ci facevamo i fagiani all’uva come a Natale..
(..pare che il vecchio rottame verrà soppiantato da una nuova 500..)
VF
Per me VF è sempre stato l’acronimo di Vigili del Fuoco.. per sempre terminato un paio di settimane fa, quando è uscita una mia intervista su Vanity Fair (con tanto di foto mentre faccio Guglielmo Tell con un micromondo di Wikipedia sulla testa).
Vanity ha una serie di lettori che per me erano insospettabili (e che a distanza di due settimane ancora passano a dirmi “ma sai che.. ti ho visto su VF!”).
(..l’ego..)
Camera
Tanto lo so che leggi, direttamente o per interposta persona, non c’è poi tutta questa differenza. Vedi come sono brava anch’io a comunicare così?
Pensaci la prossima volta.