Cuore matto

Dopo aver mostrato il mio cuoricino ad un discreto numero di tizi dotati di camice bianco che sentenziavano ognuno una cosa diversa (una valvola spanata, un soffio innocente, un lieve ingrossamento da un lato, un lieve ingrossamento dall’altro lato, il cuore dal lato sbagliato della cassa toracica..) ieri sono andata dal tizio munito di camice che a suo tempo ha rimesso in sesto mia nonna, restituendole una vita “sana” dopo che per anni il cuore le aveva fatto le bizze. Ha ripetuto “irrilevante” talmente tante volte che ho proposto a mia madre di registrarglielo e di farglielo risentire ad libitum ogni qualvolta le fosse tornato il dubbio.

(..e comunque ho avuto l’ennesima conferma di aver sbagliato lavoro: poco meno di 200€ per una visita privata di 15 minuti esatti sono un business incredibile!)

(s)

A succede che le cose cambino
F beh.. è la vita
A già
F lo diceva anche Eraclito, no?
F il pippone del fiume..
A panta rei
F ;-)
A tutto scorre
F io preferisco correre che scorrere!

Capì che gli era scesa la catena

Non sono Denis, ma anche per me non ce n’è più.
Adrenalina sotto i tacchi e fatica tutte le mattine per alzarmi dal letto e andare in ufficio.
Va bene che è autunno, le giornate sono grigie, ecc. ecc. ma non sono mai stata così metereopatica spinta.

Mater semper nota

Mia madre ha sempre avuto una nota inquisitoria nelle sue domande, nel suo modo di porsi, tant’è che durante l’università ho dovuto inibirla altrimenti quasi quasi puntava una lampada in faccia ai miei amici per sapere tutto di esami, voti, fidanzate, fratelli, ecc. In famiglia quando ci prende bene la prendiamo in giro chiedendole se lavora per Tom Ponzi e quando ci prende male sbottiamo.
Da quando lavoro nella terra dell’uovo il caso vuole che pur non cercando nulla sia incappata (finora!) due volte in due colleghi non proprio alle prese con i loro compiti: il top manager che accompagnava la fidanzata dalla sarta e parlava di me e l’assistente del presidente nel mezzo di uno scottante caso di lite protratta e non troppo chic.

(..la raccomando alla CIA la mia mamma, altroché..)

Ottombrina

L’altra mattina ho buttato giù dal letto Tiff per fare quattro chiacchiere mentre andavo in ufficio in macchina e per cercare di far arrivare anche lei al lavoro ad un orario decente. Per la seconda o terza volta negli ultimi due anni ha mollato l’amante e ora spergiura che questa volta è per sempre, anche se poi ammette che deve convincersi anche lei.
Sia come sia, ad un certo punto siamo passate a parlare delle “scadenze” di ottobre.

T quanti sono a questo giro?
F trentadue, lascia fare..
T perà. Tanta roba, eh?
F già. A sapere dov’è finita!
F :-D

(..è inutile, 3 continua ad essere la stima più soddisfacente, che mixa il reale col percepito e con quel che mi sento io!)

Poche ombre nella vita

Le mie notti sono ispide e gattose. Ispide perché il signor N dorme con indosso la tuta di SuperPippo (ok, è grigioblu e non rossa, è di cotone appallottolato e non di lana.. ma è ispida e sexy uguale uguale a quella di SuperPippo) e gattose perché la Ciccion (TM) (la micia nera e cicciona, di proprietà putativa dell’emulo di SuperPippo di cui sopra) si infila spesso e volentieri sotto il copriletto, sotto le coperte, sotto le lenzuola.. insomma, in mezzo a noi.
Ah, ovviamente tutte le sere cerchiamo di farci cullare dal deumidificatore perché colui-che-è-addetto-allo-spegnimento se ne dimentica sempre!

(..tutto sommato abbiamo delle notti divertenti noi!)

Vola Linda, vola come sai..

Se la noia ti attanaglia sul finire di una settimana di malattia, quando rientri in ufficio perché il medico ha sbagliato a farti il certificato e subito le palle ti si frantumano e soprattutto hai la fortuna di stare al primo piano così possono cadere giù fino al pian terreno, allora l’unica è andare.
Non venerdì sera perché crollavo, ma sabato pomeriggio sì.. “a vedere gli uccellacci” come ho annunciato al signor N, mettendomi alla guida di Stella, il suo nuovo bolide che non impenna neanche a spingere, “..perché il navigatore ce l’abbiamo sulla tua..” e ancora domenica mattina, cristonando contro la sveglia, ma in fondo alzandomi perché andare a far castagne mi è sempre piaciuto. Più di 7 kg in meno di 3h e il bosco praticamente per noi.. silenzioso e non troppo umido.

Dario Argento ha scelto le mie tonsille come protagoniste del suo prossimo film

Venerdì pranzo col mio ormai-ex-capo e lo accuso di volermi avvelenare. Venerdì notte sto male e faccio passare una notte da incubo al signor N svegliandolo ogni 5 minuti. Sabato mattina ho 39,3.
Di lì in avanti si perdono le traccie di Frieda.
Dal consumo d’acqua della pseudofamiglia ricaviamo che l’uso del cesso è tutto sommato regolare, mentre quello della doccia diventa spropositato (fino a 4 al giorno) e in orari pazzeschi (alle 2:30 di una notte insonne, alle 5:30 di una notte di brividi, ..). Parallelamente i principali elettrodomestici casalinghi (lavatrice, lavastoviglie) cessano di funzionare.

(..del tipo che aprendo la bocca al buio le tonsille sono fosforescenti come le stelline che si attaccano sui soffitti..)