Ugo, la vet

Ieri sera preoccupata dalla consistenza degli escrementi di una delle bimbe ho skypato Ugo per chiederle consiglio, con le stesse angosce dei suoi abituali clienti.
Non essendo io un cliente e conoscendo abbastanza bene mia sorella, ho colto nel tono della voce quel “massi, ma cosa vuoi che sia” e mi è tornata in mente una conversazione di qualche tempo fa, quando le chiedevo se i vet ti dicono per contratto che la tua belva è proprio bella (la risposta è stata “sì”).
A lei sicuramente verrà benissimo.. da quando era abbastanza piccola (diciamo in grado di intendere e di volere) ha iniziato a dire che qualcosa era bellissimo quando le faceva assolutamente schifo, per evitare che le si leggesse in faccia cosa pensava.
Mi ricordo alla festa di una comune amica che una delle invitate, con i capelli color Pollyanna, si è presentata con un vestito di un viola improbabile, di quelli che fanno male agli occhi solo a guardarli.. beh, Ugo le è corsa incontro, l’ha salutata e sfoderando uno dei suoi migliori (falsissimi) sorrisi ha esordito con “Ma che bel vestito, ma come ti sta bene!”

(..io me la vedo guardare uno di quei cagnetti irascibili e odiosi e dire sorridendo al proprietario “Ma che simpatica bestiola che ha!”..)

Gnik!

A ti hanno incastrato con l’organizzazione?
F nu
F peggio
F volontaria
A tu sei pazza
F decisamente :-D

Vorrei ma non posso

Vorrei alzarmi una mattina e scoprire che è un giorno normale.
Di quelli che scorrono a una velocità media, mediamente noiosi, in cui le preoccupazioni principali sono decidere se fare la spesa tornando a casa o meno, decidere cosa cucinare per cena.
Ieri pomeriggio ho passato 4 ore cronometrate a urlare e incazzarmi perché se c’è qualcosa nella vita che odio è lavorare col culo. Faccio miliardi di errori tutti i giorni poi li correggo e me ne scuso e questo è normale per me e per il resto del mondo. Non avere le condizioni per lavorare e doversi arrabattare non è né il mio lavoro né il modo di lavorare.
3 mesi fa ho fatto presente al mio capo che avevamo bisogno di poter replicare lo stesso ambiente in cui lavora il mio cliente, altrimenti non ero in grado di testare e verificare alcune condizioni. Ieri, quando mi sarebbe servito questo ambiente, ovviamente non c’era. L’unico posto dove crearlo era il mio portatile che, poverino, non è nato come macchina da sviluppo e non aveva minimamente lo spazio (mica altro..) per mettercelo.
Morale? I colleghi di Milano mi hanno sopportata sbraitante per 4 ore e alla fine esasperati mi hanno fatto posto sul loro server di produzione.
Io sono tornata a casa tardi, stravolta, senza essere riuscita ad andare in piscina, con un mal di testa devastante e l’impellente necessità di cambiare lavoro (leit motiv da tre mesi a questa parte).

(..a me certe cose non succedono mai..)

Bis

Mi è venuto il trip del bisnonno.
Una sera volevo far vedere al signor N le opere del bisnonno e non le ho trovate, così ieri sera con mammà ci siamo messi a spulciare un po’ di archeologia familiare.
Tornata a casa ho iniziato a trascrivere (gli OCR non mi piacciono..) il primo libro e a tempo perso facevo ricerche online sul bisavolo. Tenuto conto che è nato nel 1877 e non ha fatto nulla di particolarmente glorioso, 3 risultati “veri” su Google mi sembrano un successone.
Ora sto cercando di capire come recuperare una rivista del 1935.. al momento mi sono iscritta al sito della Biasa.. ed è peggio che andare a visitare il Pentagono: mi sono iscritta al sito, mi hanno mandato una mail cliccabile per conferma, mi hanno chiesto di inviargli comunque un fax. Ora, se domani il bibliotecario si alza col piede giusto magari mi approva anche l’account.. se no alla prossima calata a Roma vedrò di riuscire a fare un salto all’Accademia dei Lincei.

Ronron

La notizia è quasi fresca: le bimbe fanno le fusa. Insistentemente.
L’altra sera ci siamo arrampicati sulle sedie e si sono fatte coccolare (Penny indecentemente, Minou con molta prudenza e solo da me) e si sono un po’ lasciate andare. Quando siamo scesi dalle sedie il ronron è andato avanti imperterrito e per circa mezz’ora ci siamo trovati davanti allo strano fenomendo di una libreria che faceva le fusa :-)

(..stasera invece hanno iniziato a gironzolare per la stanza con noi in giro..)

Lettere di protesta

Attendo trepidante le lettere di protesta da parte dei voyeur del paese: ieri abbiamo finalmente montato le tende in camera da letto!
Rigorosamente cucite dal signor N (che all’uopo ha anche imparato ad usare la macchina per cucire), sono azzurre e blu: pannello azzurro – pannello blu, muro, pannello blu – pannello azzurro.

(..sono bellissime e lui è stato bravissimo, anche se ora si lancia in promesse improponibili: “il prossimo Natale ti faccio quelle della sala!”..)

Beau geste on demand

Quelli che invitano ripetutamente le persone a dimettersi spontaneamente non le capisco: se mi inviti non è più spontaneo, no? e cosa rimane “di bello” al mio gesto?

(..mondo’pedia..)