Una donna quando si dà della stronza è sempre sottilmente compiaciuta..
Tommorow and tomorrow and tomorrow..
Domani sono qui.
(..creeps in this petty place from day to day to the last syllable of recorded time, and all our yesterdays have lighted fools the way to dusty death. Out, out brief candle! life’s but a walking shadow, a poor player that struts and frets his hour upon the stage and then is heard no more. It’s a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing..)
Some day I wish upon a star
Tra i draft del blog ho un post che si intitola “i post che vorrei” e raccoglie post che scrivo ma che per qualche strana ragione (solitamente) contingente decido di non pubblicare, ma che nemmeno mi decido a buttare.
Ce n’è uno di 3 mesi fa (la data l’ho recuperata perché nel testo faccio riferimento a una cosa che ho bloggato) che letto oggi mi dice perché ho deciso di venire a Roma.
Ho smesso di leggere (e non è un buon segno) in compenso scrivo tantissimo, almeno il doppio di quello che poi pubblico qui. Il resto lo casso, lo aggiorno, lo tengo solo per meditare. Ma scrivere va bene, è terapeutico. Lo è sempre stato (sono letteralmente infestata da vent’anni di terapia cartacea).
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Il tempo va, passano le ore
Salendo in macchina e buttando l’occhio all’orologio ho pensato di essermi confusa e di aver guardato la durata della canzone.. come potevano già essere le 2?
Ora.. l’ultima volta che ho guardato l’orologio erano le 23:30 e il concerto era appena finito. È vero che poi abbiamo chiacchierato e siamo andati a spasso, ma mica mi sono accorta di essere stata in giro tanto.
(..il problema è stato arrivare a casa alle 2:30 assolutamente sveglia e iniziare a ripetermi “Devi dormire, domattina vai in ufficio!”)
..e allora zitti zitti..
Non darò soddisfazione, ho deciso di tacere.
(..ma non tacendo il mio tacere mi contraddico?)
Still alive n blogging
Bloggherò questo mio enorme cuore nella rete un giorno giuro che lo farò
e oltre il verde del Tevere con la Yanez io volerò
[..]
In faccia ai maligni e ai superbi una Ubi scintillerà
dalle porte della usb il file si bloccherà
un applauso wikipediano lo sottolineerà
[..]
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu
e voleremo in cielo in bit e follia non torneremo più
(..uh-uh-uh, uh-uh-uh.. na-na-na-nanà..)
*yawn*
Oggi faccio veramente fatica a tenere gli occhi aperti.. sto provando a iniettarmi caffeina ma con scarsi risultati.
I due treni che ho preso ieri sera erano entrambi in ritardo, il secondo di più di mezz’ora (sebbene poi sia arrivato puntuale stamattina).
Avevano soppresso una carrozza, erano saltate tutte le prenotazioni e sono rimasta in corridoio almeno mezz’ora ad aspettare che mi trovassero una sistemazione (ottenuta, casualmente, dopo una veloce incazzatura..).
*yawn*
Pensiero antelucano
Ma se ogni tanto fossi meno Frieda?
Due minuti per me
Stranamente non ho dormito in treno.
Mi sa che ho raccolto un po’ tutte le emozioni, le corse, un po’ (ma poco!) di sano stress e ce li ho tutti qui, comodamente seduti nei sedili ormai vuoti di questa fetta di vagone.
Niente di grave, ma sono due settimane che non mi fermo.. il lavoro, il trasloco, due trasferte (Genova il weekend scorso e Vicenza questo).
Le valige ancora da svuotare e la casa da sistemare.
I miei che arrivano, gli amici che iniziano a bussare o che accettano inviti, un altro weekend in trasferta.
Sono un po’ riottosa a ributtarmi nella mischia di una vita frenetica.. ho un po’ voglia di godermi la mia casa e fare piccole cose che mi soddisfino.
(..magari domani ricambio idea e torno a disperarmi se non ho la vita di nuovo zeppa..)
Calvinball
Il mio fantastico ES Roma – Padova viaggia con 70 minuti di ritardo, così ho pensato di iniziare a guardarmi i rimborsi.
Pare che se mi metto a giocare a Calvinball nella stazione d’arrivo *forse* mi rimborsano il 50% del biglietto. Forse.
(ma a mezzanotte chi guarderà la mia esibizione?)