Tanto non mi ascolta. Tanto non mi legge. Tanto vuole pensare male.
Feel free..
Perché dovrei giustificarmi? Quando sbaglio mi scuso, quando non penso di aver sbagliato non ci trovo molto da discutere.
Forse in rete lo trovo un bel corso/libro “Sbrodolamento for dummies – come annegare tutti in un mare di parole in 24 ore”. E se non c’è.. beh, i possibili autori fioccano da tutte le parti.
Uffa. La coerenza è noiosa
“Vuoi cercare di essere coerente per una volta? Lo so che spreco tempo, però è sempre bello cazziarti..”
– RR –
In the middle
T ma tu devi stare dalla mia parte, mica dalla sua!
F perché dove sto?
T non so.. dalla mia?
Mi salvo solo perché non c’è una parte stavolta. Ma che ci posso fare se di là ci sto meglio?
(..non citatemi la solidarietà femminile, abbiate pietà!)
Grazie perché..
Il fatto che questa utente partecipa al progetto praticamente dal suo inizio, che ci ha buttato l’anima, che si è smazzata come nessun altro qui dentro, che ha sostenuto il peso di un’associazione, praticamente da sola, per tutto questo anno, correndo da una parte all’altra dell’Italia per promuovere, pubblicizzare e quant’altro…. per me conta molto di più questo di ogni altra cosa; conta la passione, conta l’impegno, conta l’aver messo da parte l’amore, il lavoro, a volte anche l’amicizia, tutto per un progetto in cui si crede.
– Lulù –
Grazie perché mi hai fatto sentire che posso anch’io volare..
Cuore di mamma
Parte il tango del mio cell, sono i miei.
F (clic)
F non sono dell’umore, ci sentiamo domani.
F (clic)
10 min dopo un sms:
“posso esserti d’aiuto? Mamma”
(..la prima volta che piango da mesi, almeno scelgo da chi farmi consolare.. :-P)
Pensieri in libertà
..pare che l’erba poco più in là fosse tremendamente invitante, forse le signorine tarte non erano di buona compagnia o forse sentiva solo la mia mancanza.
Fatto sta che da qualche giorno c’è un Pensiero in libertà in più. Stavolta è Profondo.
(..ibal, piccolo tarto..)
..tutto sbagliato, baby, tutto sbagliato, darling!
Sms. Contro sms. Un “umpf!” e mi prendo della permalosa. E poi una lunga telefonata.
Uno, due.. e soprattutto tre. Le solite cose che non voglio dire, non voglio ammettere, non voglio pensare e non voglio sentire.
Parlavo, mi tiravo indietro e di sottofondo lui rideva. Come sempre, no?
F hai mai visto un casino del genere?
RR (risata)
RR da te non mi aspetto niente di diverso. Pensavo che crescendo saresti migliorata e invece peggiori..
F l’allieva supera il maestro :-P
RR beh, non ti allargare ora!
F dai, dammi qualche consiglio di quelli che sai che tanto non seguirò..
RR ah, beh, allora sì. Dunque..
RR 1. se facessi quello che dici sarebbe ottimo, ma tanto non lo farai mai
RR 2. eddai..!
RR 3. aspetta il cadavere portato dalla corrente
F ..
..tanto non lo farò mai, tanto non gli darò retta, tanto continuerà a non ammettere. Fino alla prossima telefonata notturna in cui io parlerò, parlerò e lui riderà. Un sacco. Come stanotte, del resto.
(..qui per fare un bilancio non ci tiriamo mai indietro, basta solo trovare la scusa giusta. Quella di ieri sera era la fine dell’estate e le “news” della serata. Alla fine poi ci sono i buoni propositi, quelli che non seguo mai ma che faccio sempre. Del resto le brave ragazze..)
Guardami negli occhi
È stata un’estate di parole e di sguardi. Sguardi eloquenti.
Perso e sognante di Tess, arruffato e luminoso di Tiff, limpido e ironico di Bi, sorridente e timido di Cla.. poi un certo sguardo inquisitorio allo specchio, ma quello non è una novità.
Mi porto dentro un’estate da 16 anni, ballando fino all’alba, giocando a biliardino (e vincendo, onore al mio compagno!), con le stesse insicurezze di allora per pezzi di conversazioni riferite (e l’eterno dubbio “ma sarà vero?”), per quella moscezza scesa alla partenza dei fanciulli (ma nessuna che fosse disposta ad ammetterlo, eh?) e la terrificante esperienza di far parte di un terzetto di fanciulle..
il quintale di stelle cadenti, il solito desiderio immenso che esprimo sempre.. e in sordina anche uno piccino, scemo, perché in fondo non si sa mai che cosa possono le stelle..
Le improvvise confidenze di un torrido pomeriggio di agosto.. non me lo aspettavo, ma ne sono felice (in altre circostanze ne sarei stata più felice).. in fondo, è tutta una questione di dormiglioni.
(..ho detto negli occhi!)
X agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
La nonna invece di raccontarmi le fiabe mi recitava le poesie di Pascoli, Carducci e altri, che ancora si ricordava a memoria. Leggere Pascoli (recitare la cavallina storna a memoria..) mi fa sentire i profumi del mare, il terrazzo dell’infanzia, le belle di notte, l’ultimo raggio verde.
Domani è San Lorenzo. Tess e Tiff partono e mi lasciano indietro.
..e io mi perderò nelle stelle e nei miei desideri..
Pensiero confuso
Credo che a volte vogliamo per noi quello che ci auguriamo per gli altri.