Lettere di protesta

Attendo trepidante le lettere di protesta da parte dei voyeur del paese: ieri abbiamo finalmente montato le tende in camera da letto!
Rigorosamente cucite dal signor N (che all’uopo ha anche imparato ad usare la macchina per cucire), sono azzurre e blu: pannello azzurro – pannello blu, muro, pannello blu – pannello azzurro.

(..sono bellissime e lui è stato bravissimo, anche se ora si lancia in promesse improponibili: “il prossimo Natale ti faccio quelle della sala!”..)

Flu

Sebbene la voce mi tradisca, sto cercando di accantonare l’influenza.

Ape

F oddio. dopo 2 anni non ho idea di dove si possa bere un aperitivo. sono proprio vecchia e fuori posto..
P in un bar qualsiasi?
F nah. una cosa alla milanese
P in un qualsiasi bar milanese?
F uomo, io non cerco mai cose semplici..

(..as usual ‘pedia lo spiega meglio di me :-)..)

FF

Per la mia terza gita (una all’anno e il trend promette di non interrompersi) a FF abbiamo registrato:
* un’autostrada chiusa (la tangenziale est, venerdì mattina: i criminali dovevano riaprirla alle 6:30, mentre alle 8:30 era ancora chiusa.. la patente di mio padre è ancora al suo posto solo per qualche strana congiunzione astrale)
* niente contanti (a Linate non c’è un bancomat una volta superati i controlli e io avevo dimenticato il codice della carta di credito a casa da qualche parte o in memoria del vecchio cellulare; quando mi è venuto in mente che potevo usare il bancomat sul circuito internazionale mi sono ritrovata a mormorare “God save the Queen”, con tanto di maiuscole, e ancora non ho capito perché)
* niente adattatore per la spina del caricatore del pc (cioè dopo essere stata in posti strani come Taipei e la Florida mi sono detta “vado in Germania, non chissà dove!”, il che ovviamente non ha contemplato guardare la spina e accorgermi che era un 3 piccolo.. 39€ di nuovo caricatore mi aiuteranno a pensarci di più la prossima volta)
* una tazza natalizia di Francoforte (il vin brûlé locale è stato già consumato e gradito)
* una valigia smarrita al rientro (è rimasta a Zurigo, dove ho fatto tappa.. in teoria dovevano portarmela oggi in ufficio, ma qui non è ancora arrivato nulla)
* un colossale mal di testa, munito di nausea e dolori cervicali (un messaggio non troppo in codice dal corpo-di-Frieda che minacciava lo sciopero?)
* un po’ di risate
* una riunione incloncludente
* la sensazione che finalmente dopo mesi inizio a capire cosa ci faccio io lì

(..è allo scatafascio, ma c’è da lavorare. Il che va comunque bene..)

Shakespeare ne sapeva a pacchi

L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.

(..mi è appena arrivata una di quelle catene che non rimando – e che promette quindi che il signor N mi lascerà seduta stante, a Tigro cadrà la coda e a me spunteranno altri due nasi in posti improbabili tanto per essere sicuri che nessun uomo mi voglia mai più – la cui unica cosa carina è uno dei motivi per cui i ragazzi amano le ragazze: “..perché sono sempre calde anche se fuori ci sono meno 30°”..)

Siccome che

..questo blog sta diventando la mia agendina degli impegni, io venerdì me ne vado a Francoforte e me ne torno domenica.

(..messaggio di servizio per Pina: per completezza di informazione familiare, Tigro e il signor N li lascio a casa :-P)