Voglia di..

Il prossimo che mi dice che va in vacanza in Sardegna, caccio un urlo in pieno stile uncyclopedia.. anzi, peggio.

Non so perché ma mi è venuta questa incredibile voglia.. mi piace un sacco la Sardegna anche se le due volte che ci sono stata avevo con me situazioni strane (Sardegna catartica.. ci si sono schiantate ben due storie :-P ).

Ho voglia di camminare per ore su is Arenas, dimenticare tutto mentre osservo i chicchi di is Arutas, tornare a Su Mannau e perdermici per un giorno, imboccare la Carlo Felice sotto il sole torrido godendomi l’aria condizionata e cantando De Gregori a squarcia gola, sdraiarmi sulla spiaggia di sera e sprofondare davanti a quel cielo nero di stelle..

(..e ce ne sono stanotte di stelle forse miliardi, cuore non parli?)

Some day I wish upon a star

Tra i draft del blog ho un post che si intitola “i post che vorrei” e raccoglie post che scrivo ma che per qualche strana ragione (solitamente) contingente decido di non pubblicare, ma che nemmeno mi decido a buttare.

Ce n’è uno di 3 mesi fa (la data l’ho recuperata perché nel testo faccio riferimento a una cosa che ho bloggato) che letto oggi mi dice perché ho deciso di venire a Roma.

Ho smesso di leggere (e non è un buon segno) in compenso scrivo tantissimo, almeno il doppio di quello che poi pubblico qui. Il resto lo casso, lo aggiorno, lo tengo solo per meditare. Ma scrivere va bene, è terapeutico. Lo è sempre stato (sono letteralmente infestata da vent’anni di terapia cartacea).
Leggi tutto “Some day I wish upon a star”

Due minuti per me

Stranamente non ho dormito in treno.
Mi sa che ho raccolto un po’ tutte le emozioni, le corse, un po’ (ma poco!) di sano stress e ce li ho tutti qui, comodamente seduti nei sedili ormai vuoti di questa fetta di vagone.
Niente di grave, ma sono due settimane che non mi fermo.. il lavoro, il trasloco, due trasferte (Genova il weekend scorso e Vicenza questo).
Le valige ancora da svuotare e la casa da sistemare.
I miei che arrivano, gli amici che iniziano a bussare o che accettano inviti, un altro weekend in trasferta.
Sono un po’ riottosa a ributtarmi nella mischia di una vita frenetica.. ho un po’ voglia di godermi la mia casa e fare piccole cose che mi soddisfino.

(..magari domani ricambio idea e torno a disperarmi se non ho la vita di nuovo zeppa..)

Con tante finestrelle colorate

Abito in una via pomposamente chiamata via, perché in realtà è una scaletta (con tanto di gradini, ovviamente).
Sto al terzo piano, senza ascensore (perché fa bene alla linea, no?)
Sto sotto il tetto e fa caldo (Antò!)

..ma basta alzare gli occhi di poco per vedere le stelle..

(..c’era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu..)

Felice

Non so se esistono strani riti o credenze per cui non bisogna dirlo ma solo esserlo, nel caso ecchissene.
Sono felice.
Per la prima incredibile volta nella mia vita ho la sensazione di essere al posto giusto.

(..ma non chiedetemi che posto..)

L’ora è giunta

Ta-dan!
Oggi vado a firmare il contratto e a prendere le chiavi di casa, poi scappo da Ikea a comprarmi il letto (no, volendo me lo danno.. ma un coso-futon-letto-divano quando decido di tirarlo su occupa meno spazio).
Domani si trasloca (pant! solo all’idea..).

È un cdc che balla, oh, oh!

..ebbene sì.. ancora pochi istanti e poi questo pc, il monitor, lo scanner, il router wifi e forse anche la stampante verranno impacchettati e l’Ubicdc verrà traslocato nel loculo in attesa di essere spostato nella nuova casina.

(cdc = centro di calcolo)

Venerdì, eh?

Com’è che oggi la “Thanks God is Friday” non funziona?

(..forse perché mi aspetta un weekend da incubo con troppe cose in troppo poco tempo, con troppi chilometri e troppe tensioni e nessuna voglia..)

MiB

Lavoro in un gruppo di Men in Black.
Li ho visti uscire dall’ascensore (piccolo e buio) per andare in pausa pranzo, con già su gli occhiali scurissimi.. (anche l’androne è buio).

Mah.