Dopo “Domenica: respiro”, ci sarebbe “Martedì: sclero”. Ma non mi voglio annoiare da sola.
Così galoppo via… mi aspettano due partite da arbitrare per dimenticare un pessimo inizio di settimana!
(..postato da HorseBoh..)
Pensate a cose straordinarie, saranno loro a portarvi in alto
Dopo “Domenica: respiro”, ci sarebbe “Martedì: sclero”. Ma non mi voglio annoiare da sola.
Così galoppo via… mi aspettano due partite da arbitrare per dimenticare un pessimo inizio di settimana!
(..postato da HorseBoh..)
Sabato notte l’ho passata online a “lavorare” con un amico.
Chiusa nell’ufficio deserto, accompagnata dal ticchiettio della tastiera e dalla radio che cantava incessantemente (uno dei privilegi della notte: niente pubblicità).
Verso le 7:30 abbiamo finito di lavorare, così sono uscita alla ricerca di un bar aperto per fare colazione.
Alle otto meno un quarto di una domenica mattina di sole dopo giorni di pioggia, Milano era bellissima. Quel pezzo di Castello che occhieggia su piazzale Cadorna era un’ombra nel sole, che solo l’ago e filo mi permetteva di intuire.
Poche persone, quasi tutti stranieri, famiglie in partenza… ma soprattutto persone sorridenti.
Ferma nel sole, guardavo abbacinata in giro.
La sentivo respirare, questa città. Un respiro lento. Credevo fosse un respiro da sonno, a tratti leggero a tratti profondo.
Invece era il respiro rilassato, di chi -anche solo per un momento- smette di essere compreso nella sua parte e si lascia andare ad essere se stesso.
Alla maniera di Prevert:
nel sole delle otto,
in Cadorna,
respiro leggera come la mia città.
(..postato da CheePrevert..)
Ecco la filosofia di questo weekend:
“Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.”
“Come lo sai che sono matta?“, disse Alice.
“Per forza“, disse il gatto, “altrimenti non saresti venuta qui“.
;-D
(..postato da CheeShire..)
Giorni fa su wikipedia qualcuno ha lasciato un messaggio a sproposito. Sapevo che sarebbe stato cancellato, così l’ho tenuto e lo metto qui, un messaggio in bottiglia che io ho raccolto e rimando.
“Tutti abbiamo diritto ad un sogno. Oppure tutti abbiamo il dovere di crearne uno da realizzare. Il principe azzurro da conquistare… o l’eroe da rappresentare… o il modello da ammirare… lo scienziato da ricordare… il viaggiatore che affascina…la bellezza da imitare… e così, ti svegli ogni mattina… per sfruttare il tempo a tua disposizione per il tuo sogno… Ma le cose non funzionano sempre nella felicità di una fiaba… Te lo hanno detto, vero? E chi un sogno non lo trova? E chi lo ha perso?”
E regalo anche un bacio in parole:
“Abbiamo parlato a lungo dell’amore. Ora proviamo ad acoltare, vuoi?”
(..postato da BaChee nella sabbia..)
Perché il dolore ci rende prolissi e la felicità afasici?
(..postato da FeliCheetà..)
Piove.
Sai che novità.
La pioggia è un punto di partenza o di arrivo?
(quando non voglio dire qualcosa faccio sempre così, mi faccio prendere dalla divaghite, manco fosse una intro necessaria)
Me ne vado a casa.
A sedermi sotto il portico a prendere freddo e sentire l’acqua.
Col mio cane che mi fa compagnia (gorsch! la puzza di cane bagnato…) e il gatto che cercherà un posticino per completare il quadretto.
Non è serata per stare da sola questa. Finirà male… lo so, mi conosco.
Ma tant’è… la vita mi riserva per oggi solo la mia meravigliosa compagnia.
…lasciamo la parola allo zio Lucio…
“Cosa c’è dietro una lacrima
sarà un colpo di vento chissà
Cosa vuol dire una lacrima
e perché non è uguale anche per me
per me che ogni giorno ho una maschera
soprattutto quando parlo con te”
(..postato da NonCheeSonoXNessuno..)
Milano.
Arco di trionfo.
Sono seduta in mezzo al cantiere. Tra piastrelle di marmo, vecchi legni e cavalletti, nessuno fa caso a me.
I pensieri vorticano veloci, rimane solo qualche frammento.
mi sono resa conto che è inutile fingere…
In lontananza qualcuno suona un tamburo.
mi sono concentrata sulle differenze, mettendomi in crisi da sola (troppe seghe mentali fanno male!)
Un’ostrica socchiusa… solo il sole che si riflette lascia intuire la perla
dovevo recuperare (o trovare?) un altro instabile equilibrio
(..postato da Cheepolla..)
Ricevo sempre dei doni inaspettati…
Venerdì è arrivata questa:
Sopra gli stagni, sopra i monti e le vallate,
sopra le foreste, le nuvole, gli oceani,
al di là del sole, oltre gli spazi eterei,
al di là dei confini delle sfere stellate,
spirito, tu ti muovi con agilità
e, come un buon nuotatore nell’estasi dell’onda,
solchi festosamente l’immensità profonda
con un’indicibile e maschia voluttà.
Fuggi lontano da questi morbosi miasmi,
vola a purificarti nell’aria superiore,
e bevi, come un puro e celestiale liquore,
il chiaro fuoco che colma i limpidi spazi.
Alle spalle gli affanni e le vaste pene
che gravano opprimenti sull’esistenza brumosa
fortunato chi può, con ala vigorosa,
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
l’uomo i cui pensieri, come fanno le allodole,
verso il cielo al mattino liberi si avventano
– che sorvola la vita e intende facilmente
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
— “Elevazione”, Baudelaire —
(..postato da PoeCheea..)
… se è inutile sperare
se è inutile lottare
se non serve pregare
se è inutile anche amare …
A volte mi sento così. Come sopra. Ma è per poco.
Altre volte mi sento sola. Ma quello dura un po’ di più.
La maggior parte del tempo non mi sopporto. Cavolo!
Troppi dubbi, troppe domande, troppe.. Devo sempre chiedermi le 5 (mila) W?
(..postato da Chee mancherebbe altro!..)
Lo zio Enzo a un festival di una vita fa ridacchiava
Ma se me lo dicevi prima…
Ma prima quando?
Prima!
Ad averlo saputo prima che invece di aspettare che il capo si interessasse al mio lavoro, mi coinvolgesse, valutasse ecc. bastava che alzassi la cornetta e gli rovesciassi addosso incazzature e problemi, gli spiegassi punto per punto (mentre scriveva: “Mi sono perso un bit, puoi ripetere?“) cosa deve dire, a chi e perché… avrei evitato almeno due mesi di stress.
Ma se me lo dicevi prima…
(..postato da PrimaChee..)