Ancora viva

…venerdì pensavo di non farcela, veramente. Stavo male, tanto male. Avrei voluto che tutto finisse da un momento all’altro. Le lacrime, il dolore, la mia vita… beh, forse davvero è finito tutto, ma questa resurrezione non la auguro a nessuno. Che senso ha alzarsi alla mattina e soffrire per arrivare a sera? Che senso ha andare avanti senza gioia, senza speranza di felicità, senza… bah.

sono in ufficio da sola. Guardo fuori e ascolto. Sotto di me scorre una delle arterie della città. La sento pulsare, vivere. I pensieri altrui scorrono e qualche pallida ombra arriva fin qui. Nell’edificio di fronte i muratori lavorano facendo un rumore sordo, costante. Come il vecchio pendolo della nonna, scandisce i miei minuti a un ritmo tutto suo. In strada un allarme suona a intervalli regolari. La gente alla fermata del bus guarda l’auto con occhi vacui, chiedendosi come ignorarla.

Cosa sono qui a fare? Se non posso vivere, qual è il mio ruolo?

Forse vedere, ascoltare e riportare.

4 Replies to “Ancora viva”

  1. Bianca ha detto:

    Ti faccio compagnia….oggi mi sento come te ma ti assicuro che “domani” è un altro giorno…
    ti abbraccio….

  2. g ha detto:

    “Ogni giorno porta la sua pena, quel che basta per arrivare a sera”
    La frase è di Catherine Dunn, in un suo libro che ho letto, “La metà di niente”.
    Ti capisco in pieno, cara amica mia.
    Che senso ha? Che senso ha andare a letto la sera sapendo che alla mattina dopo non avrai voglia di alzarti?
    Probabilmente ho avuto un’emorragia di grinta, di ottimismo, di volontà. Le ho perse piano piano a causa di ferite nell’anima. E non me ne sono accorto.
    Ma sono qui. E, cazzarola, io non me ne vado! Mi alzo e combatto. Arriveranno tempi migliori.
    Buona sorte.

  3. x ha detto:

    forse morire

  4. Cheeboh ha detto:

    Suerte anche a voi. grazie x essere passati

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Zio Gug’

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