Di stazione in stazione e di porta in porta

Faccio fatica a riassumere il 2015 in una parola: quando mi ha portato in alto è stato in altissimo, quando mi ha portata in basso è stato in bassissimo. Ma forse non è stato il 2015, sono stata io ;-)

È stato un anno di abbracci, baci, risa, conversazioni sceme al buio, tanto solletico, un sacco di verbi buffi (vieno, puliscio, riescio..) e chiacchiere fino a stordirci, coccole, domande, negoziazioni, progetti, più “impegnativo” del 2014 e meno del 2016!, tanto amore, parecchi viaggi.

Ho pianto tanto quest’anno e un po’ ci voleva: quel rubinetto si era incastrato negli anni e avevo bisogno di risistemarlo. Mi ha fatto male sbattere contro le cose che so, ma saperle e vederle nero su bianco è diverso; ho un problema serissimo con l’erba voglio, che pensavo di aver risolto ma temo non troppo. E poi ci sono stati la frustrazione e l’ego, un’accoppiata vincente se vuoi schiantarti.

Ma ho CeeCee e TNT, che mi riempiono la vita e la rendono bellissima, qualunque cosa accada.

L’anno prossimo sarà ricco di sfide e impegni e voglio sentirlo scorrere forte nelle vene. Issiamo la vela che è quasi ora.
Ci aspetta un 2016 strepitoso, siete pronti?

(..e qualche volta sogno, perché voglio sognare..)

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Zio Gug’

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